lunedì, Marzo 10, 2025

Ospedale del Casentino, cresce l’attività dell’Oncologia

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Ospedale del Casentino, cresce l’attività dell’Oncologia

Nel 2024 sono aumentati del 12% i trattamenti chemioterapici (da 900 del 2023 a 1077), quasi 7000 le prestazioni ambulatoriali effettuate

 

È un bilancio positivo quello del 2024 per l’Oncologia dell’ospedale del Casentino. I trattamenti chemioterapici infusionali sono aumentai del 12%, passando dai 900 del 2023 ai 1.077 dell’anno passato (a cui si devono aggiungere 36 trattamenti di chemioterapia orale).

 

Nel corso del 2024, l’équipe coordinata dalla dottoressa Maria Pia Rosito, direttrice UOSI dell’Oncologia dell’ospedale del Casentino, ha effettuato 6.955 prestazioni ambulatoriali, di cui 155 prime visite, 2.008 visite di controllo, 1.274 follow up, 254 instillazioni intravescicali, 1.149 prelievi di sangue venoso, 983 lavaggi tramite accessi venosi (PICC Port), 727 medicazioni chirurgiche.

 

“Sono numeri che ci danno grande soddisfazione – spiega la dottoressa Rosito -. Sono il risultato del grande lavoro svolto dalle professioniste e dai professionisti, il vero valore aggiunto del reparto. È grazie al loro impegno quotidiano che riusciamo a far crescere le nostre attività e rendere efficace tutto il processo di cura e presa in carico”. 

 

L’organizzazione del reparto di Oncologia dell’ospedale del Casentino prevede la presenza di personale medico tre volte a settimana, per garantire una gestione completa dei trattamenti chemioterapici, le prime visite e le visite di controllo, le consulenze post-prelievo ematico e di post-trattamento, i follow-up.

 

Il personale infermieristico – sotto la guida della coordinatrice Barbara Conticini e in stretta collaborazione con quello OSS – si occupa di gestire l’assistenza alle assistite e agli assistiti nell’intero processo di cura, seguendo specifiche procedure previste dai protocolli.

 

“Il lavoro in sinergia di tutto il personale – sottolinea la dottoressa Rosito – assicura il corretto svolgimento dei trattamenti. È fondamentale che, come in un grande meccanismo, ognuno faccia la propria parte”.

 

L’ospedale del Casentino fa parte del percorso oncologico della Asl Toscana sud est, che mette in rete i presidi del territorio.

 

“La collaborazione tra il nostro personale medico e infermieristico e quello del San Donato è centrale nella gestione di situazioni critiche che non possono essere rinviate – sottolinea la dottoressa Rosito -. Ricevere una valutazione oncologica tempestiva può fare la differenza e su questo aspetto lavoriamo ogni giorno con il supporto essenziale del dottor Milandri e della sua equipe”.

 

“La nostra oncologia è completamente integrata in un sistema di rete oncologica aziendale – spiega Carlo Milandri, Direttore della UOC Oncologia di Arezzo -.

 

Il nostro obiettivo è ridurre le distanze grazie alla stretta collaborazione di un team multidisciplinare e multiprofessionale in grado di rispondere al meglio in base alle diverse esigenze delle assistite e degli assistiti.

 

In questi anni abbiamo costruito un percorso di diagnosi e cura basato proprio sul concetto di rete:

 

in Toscana i due capisaldi sono la Rete Tumori e i Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM). L’oncologia dell’ospedale del Casentino rappresenta un tassello fondamentale di questo grande sistema a tutela delle persone”.

 

“Questi risultati attestano il lavoro e l’impegno quotidiano delle nostre professioniste e dei nostri professionisti – commenta la direttrice sanitaria, Assunta De Luca – La grande macchina della rete oncologica aziendale e della provincia, di cui il Casentino rappresenta un pezzo, è efficace per la presa in carico delle persone a 360 gradi.

 

Rendere ancora più efficienti i percorsi di cura e offrire servizi sempre più a misura alle esigenze della cittadinanza è uno degli obiettivi che ci siamo prefissati”.

 

Ufficio Stampa Azienda Usl Toscana Sud Est

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